Al via oggi il collocamento della terza edizione del BTP VALORE sottoscrivibile fino a venerdì 1 marzo, salvo chiusura anticipata.
Ma vediamo come funziona questa edizione del Buono Poliennale del Tesoro.
Non è previsto innanzitutto nessun costo di collocamento per cui gli investitori che vorranno acquistarlo, lo acquisteranno a prezzo pari a 100 con rimborso previsto pari a 100.
I tagli partono da 1.000 euro e multipli di 1.000 euro.
Vediamo ora i rendimenti.
E’, prima di tutto, previsto un bonus di 0,7% per tutti i sottoscrittori che che deterranno il titolo per tutta la sua durata, ovvero 6 anni.
Mentre per tutta la durata dell’obbligazione sono previsti i pagamenti di cedole trimestrali, che per i primi tre anni sono del 3,25% annuo mentre per i secondi tre anni il tasso sale al 4% annuo.
La media di rendimento è intorno al 3,75% annuo per sei anni.
Questa emissione è dedicata a tutti i risparmiatori “retail”, detti anche piccoli risparmiatori.
C’è anche un vantaggio fiscale che per i titoli di Stato si trasforma nel pagamento di una tassazione ridotta al 12.5% (sui rendimenti) rispetto al 26% previsto per tutti gli altri strumenti finanziari.
Conviene acquistarlo?
Dipende.
Dipende dal fatto che se si possiede un portafoglio ampiamente diversificato in differenti strumenti finanziari, può essere interessante inserire questo titolo come ulteriore strumento di diversificazione.
Dipende dall’orizzonte temporale che si ha a disposizione, infatti il titolo garantisce la restituzione del capitale tra 6 anni e se abbiamo bisogno di venderlo prima lo venderemo al prezzo di mercato che potrebbe essere anche più basso del capitale investito.
Dipende dalla propria personale propensione al rischio, perché non dimentichiamo che attualmente l’Italia corrisponde un tasso di interesse superiore a quello di altri paesi come la Spagna, il Portogallo ed anche alla Grecia per cui il mercato attribuisce un rischio maggiore al nostro Paese rispetto agli altri.
Maneggiare con la dovuta cura, ricordando la massima delle nostre nonne che consigliavano di “non mettere tutte le uova nello stesso paniere” altrimenti si corre il rischio di fare una frittata….finanziaria!