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Durante i miei corsi di formazione di questo’anno mi sono imbattuto in questa interessante Teoria dell’economista britannica Kate Raworth che nel suo libro “Doughnut Economics”, economia della ciambella appunto, propone un modello economico che bilanci le esigenze umane fondamentali.

Vediamo come funziona.

Sappiamo che le attuali teorie economiche puntano alla crescita economica, ed è quello è che successo da due secoli a questa parte, tant’è che il PIL mondiale è più che quadruplicato dal 1870 ad oggi.

Anche se il Pil mondiale è cresciuto così tanto alcuni aspetti fondamentali della nostra società non hanno subito lo stesso tipo di miglioramento come per esempio l’ambiente, le disuguaglianze, la miseria.

Il modello della Raworth presenta due circonferenze (quelle della ciambella in foto), quella interna rappresentata da una serie di bisogni umani fondamentali quali cibo acqua istruzione sanità e uguaglianza. 

L’obiettivo qui è garantire che nessuna persona cada al di sotto dell’obiettivo minimo di benessere.

La circonferenza esterna invece rappresenta i limiti ecologici oltre i quali l’attività umana potrebbe danneggiare irreversibilmente il pianeta. 

Questi includono i cambiamenti climatici, perdita di biodiversità, inquinamento atmosferico ed altro.

Uno dei benefici economici questo di modello è una maggiore resilienza alle crisi poiché si basa su una diversificazione delle risorse e sull’equità sociale. 

E l’innovazione sostenibile che ne deriva stimola l’innovazione, aprendo nuove opportunità di mercato nei settori delle energie rinnovabili, dell’efficienza energetica e delle tecnologie pulite.

L’idea fondamentale di questa teoria economica è che per costruire un’economia in cui l’uomo possa prosperare è necessario partire da una  visione del mondo un cui ogni persona viva con dignità e senso di comunità all’interno dei limiti delle risorse che il pianeta ci mette a disposizione.

Un bel Mondo vero?