Per chi avesse letto il mio articolo precedente ho parlato di pianificazione finanziaria dopo aver spiegato la differenza tra Obbligazioni e Azioni. Acquisiti i concetti base di Azioni e Obbligazioni passiamo ora a vedere come effettuare una corretta pianificazione finanziaria del proprio patrimonio.
Ogni giorno prendiamo decisioni economiche, a volte consapevolmente a volte meno. Pianificare può aiutarci a mettere a fuoco le nostre reali esigenze presenti e future, individuando le priorità, e quindi a utilizzare al meglio le nostre risorse per soddisfare bisogni e anche qualche desiderio.
Una buona pianificazione parte dall’analisi della situazione finanziaria della famiglia e comporta la fissazione di obiettivi di consumo e di risparmio. È, infatti, indispensabile quantificare quanto entra e quanto esce abitualmente dalla “cassa” di famiglia, tenendo conto delle caratteristiche delle fonti di reddito e delle diverse tipologie di spesa, prevedibili o meno.
Ua volta analizzate le entrate e le uscite, si può passare a ragionare su obiettivi di breve, medio e lungo termine.
Breve Termine. E’ innanzitutto indispensabile riservare una parte dei propri risparmi ai cosi detti “imprevisti” finanziari o anche “spese straordinarie”, come per esempio delle spese improvvise dovute ad una riparazione in casa o alla riparazione dell’auto o alle spese mediche ecc.
Medio Termine. Poi bisogna dedicarsi ad obiettivi di medio termine come per esempio, la sostituzione dell’auto, gli studi e/o il matrimonio dei figli, la ristrutturazione del proprio appartamento, o anche l’acquisto della casa al mare.
Lungo Termine. Infine va dedicata una parte del proprio risparmio a progetti di lungo termine come per esempio l’integrazione della propria pensione e/o ad una polizza sanitaria che copra i rischi della terza età.
Beh, a questo punto direte: dovrei risparmiare più di quello che guadagno!
In realtà non è cosi, facciamo un esempio:
Siamo soliti consumare giornalieramente un caffè al bar pagandolo circa 1 euro.
Se moltiplichiamo il nostro euro per 365 giorni all’anno per 75 anni avremmo questo risultato,
1€ x 365 giorni x 75 anni= 27.375 €
Se impiegassimo l’euro del caffè in un investimento finanziario di 1 euro al giorno per 75 anni al tasso del 5% , grazie alla capitalizzazione composta il capitale finale ammonterebbe alla cifra di 283.000 euro!
Magico vero? Al prezzo di un pò di astinenza da caffeina da bar…….
Del resto anche il vecchio Esiodo, ne Le Opere e i Giorni, nel VIII secolo A.C. diceva:
“Se aggiungi poco al poco, ma lo farai di frequente, presto il poco diventerà molto.”
Effettivamente a volte sprechiamo senza averne coscienza. Non parli tanti del caffè giornaliero quanto delle piccole giocate l lotto o superenalotto o gratta e vinci che si voglia, se queste cifre le risparmiassimo impiegandole in un piano di accumulo mensile per 15 o venti anni le sorprese sarebbero altrettanto piacevoli. Bisognerebbe provare per credere. Grazie, Alfonso per la riflessione
Nel mio commento precedente ci sono degli errori di battitura di cui mi scuso