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Abbiamo di recente appreso la notizia che la banca centrale Europea dopo una serie di rialzi consecutivi ha lasciato invariati i tassi di interesse.

Ma perché le Banche Centrali effettuano questi rialzi di interesse? Il motivo fondamentale è per combattere l’inflazione. Ma come funziona questo meccanismo?

Cerchiamo di capirlo.

Innanzitutto l’inflazione è “l’aumento prolungato del livello medio generale dei prezzi di beni e servizi in un determinato periodo di tempo, che genera una diminuzione del potere della moneta”

Nella sostanza, da un anno ad un altro, con la stessa quantità di denaro, non riusciamo più ad acquistare la stessa quantità di beni e servizi che riuscivamo ad acquistare l’anno precedente.

nel nostro caso, dopo due anni di pandemia, è ripresa la domanda di consumo a cui è seguita una nuova interruzione della catena di approvvigionamento aggravata dall’invasione russa dell’Ucraina. In particolare i prezzi di energia e alimentari sono saliti alle stelle.

A questo punto le Banche Centrali sono intervenute “alzando i tassi di interesse”.

Ma che effetto ha un rialzo dei tassi di interesse sull’economia?

La spiegazione è semplice, un aumento del costo del del denaro non fa altro che disincentivare l’accesso al credito da parte di imprese e consumatori.

Le aziende prendono meno denaro in prestito, e diventa più costoso fare un mutuo o o un finanziamento per l’acquisto dell’auto ad esempio. 

In questo modo si “raffredda” la domanda di beni e servizi, l’inflazione scende e si incentiva il risparmio. Questo motiva le aziende ad aumentare i prezzi ad un ritmo più basso se non diminuirli.

E  a proposito di risparmio non a caso abbiamo assistito in questi ultimi anni ad emissioni di titoli di Stato a tassi sempre più interessanti. 

 Nel grafico potete osservare sulle ascisse l’inflazione e sulle ordinate i tassi di interesse delle varie Banche Centrali mondiali. 

Evidentemente l’efficacia dell’azione di alcune Banche Centrali è maggiore di altre.