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Chi ha letto il mio precedente articolo, avrebbe potuto pensare: beh a questo punto sto fuori dai mercati finanziari e mi evito “ex ante” qualsiasi mal di pancia! 

Eh no purtroppo questo atteggiamento non rappresenta una soluzione corretta. Esiste un problema più grande e infido, perché spesso sottovalutato, che si chiama inflazione.

L’ inflazione è “L’aumento generalizzato e prolungato dei prezzi che porta alla diminuzione del potere d’acquisto della moneta e quindi del valore reale di tutte le grandezze monetarie”.

Che per chi non parla “economichese” è l’aumento dei prezzi di un paniere di beni (e servizi) da un anno all’altro.

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Avete consumato un caffè al bar ultimamente? Bene, avrete sicuramente notato che da 1 euro in media che spendevamo fino a qualche mese fa, ora il nostro caffè lo paghiamo circa 1,10 (in media, dati Assoutenti). In questo caso la nostra inflazione è del 10%. 

Ed il nostro budget caffè annuale richiede un adeguamento economico del 10%, o la decisione di consumare il 10% di caffè in meno.

Ma cosa succede ai nostri risparmi? 

Mettiamo che abbiate un capitale di € 20.000,00 e che dobbiate decidere cosa farne. 

Mettiamo che decidiate di non decidere , e di lasciare i vostri risparmi sul conto corrente. 

Ipotizziamo che intanto siano passati 20 anni. 

Ed ipotizziamo una inflazione al 2%. 

Quanto varrebbe il vostro risparmio dopo 20 anni? 

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Varrebbe 20.000,00 – 40% (ovvero 2%×20 anni) questo significa che comprereste , dopo 10 anni , il 40 % in meno di pane , pasta, frutta e benzina…..

Quasi la metà dei beni che acquistate oggi!

Vi fornisco un altro dato, sapete quanto è stata la media di inflazione negli ultimi 30 anni?

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L’inflazione degli ultimi 30 anni è stata del 92,5%!!!

Quindi questo vuol dire che se 30 anni fa avevate 100 milioni di lire, oggi valgono SOLO 7,5 milioni di lire.

Averli lasciati sul conto negli ultimi trent’anni avrebbe significato ridurre il potere d’acquisto del vostro denaro a meno di un decimo del valore di trenta anni fa.

Come diceva Ugo Tognazzi: “Inflazione significa essere poveri con tanti soldi in tasca”