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La domanda più frequente che ci si pone quando si sceglie un mutuo è: tasso fisso o tasso variabile?

Proviamo a fare chiarezza.

I due tassi vengono stabiliti dalle banche centrali, nel nostro caso la BCE, che ha il compito di regolare i flussi di denaro nell’eurozona, aumentando o abbassando appunto i tassi di interesse, per perseguire importanti obiettivi economici quali crescita economica, inflazione e stabilità finanziaria.

Per esempio di fronte ad una crescita economica elevata le Banche Centrali intervengono alzando i tassi di interesse per scongiurare il pericolo inflazione. Viceversa in caso di rallentamento economico i tassi vengono abbassati per incentivare l’utilizzo del denaro ed aiutare la crescita economica.

I due tassi sono rappresentati dall’EURIRS (Euro interest rate swap) parametro di riferimento per il tasso fisso e dall’EURIBOR (Euro Interest Bank Offered Rate) riferimento invece per i mutui a tasso variabile.

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Nel grafico vediamo come si sono comportati negli ultimi 5 anni l’EURIRS 20Y (azzurro) e l’EURIBOR 1M 360 (arancio).

Da una prima rapida analisi potrebbe sembrare più conveniente il tasso variabile vero? La risposta è : dipende dalla durata del Mutuo!

Infatti se sembra che il tasso variabile si sia tenuto stabilmente basso negli ultimi 5 anni non è detto che per i prossimi 10 – 20 anni possa mantenersi ancora su questi livelli.

Viceversa l’IRS dopo essere costantemente sceso nei tre anni precedenti pare ora voglia accennare una sorta di rialzo.

Morale: per i finanziamenti di breve durata potrebbe essere molto economico indebitarsi a tasso variabile , mentre per quelli di più lunga durata è maggiormente consigliabile indirizzarsi verso un tasso fisso.